I cellulari che dovevano rivoluzionare il mondo ma che sono diventati flop commerciali

Grazie all’avanzamento delle tecnologie, gli smartphone sono diventati strumenti molto versatili che ci consentono di soddisfare molteplici desideri.

cellulari flop

Oggigiorno, è possibile utilizzare il touch screen dei dispositivi mobili per guardare film o serie TV attraverso i portali di streaming, ascoltare musica o provare giochi online, tra cui le slot machine.

Queste ultime, comunemente presenti nei casinò fisici, sono state riprodotte anche virtualmente su portali autorizzati, offrendo un’esperienza simile a quella delle slot machine tradizionali.

Gli smartphone, quindi, per molti versi rappresentano una sorta di eccellenza della tecnologia degli ultimi decenni, soprattutto perché si sono rivelati praticamente indispensabili per la vita di tutti i giorni.

Nonostante ciò, molti dei cellulari che inizialmente sono stati progettati e messi sul mercato per cambiare la vita delle persone e rivoluzionare il mercato hanno poi finito per trasformarsi in flop commerciali clamorosi.

Ecco alcuni esempi di cadute molto note.

Amazon Fire Phone

Ebbene, anche Amazon può rendersi protagonista di flop clamorosi. Lanciato nel 2014, questo telefono moderno doveva rappresentare il grande ingresso di Amazon nel mercato degli smartphone.

Le ambizioni erano molto elevate, anche perché questo dispositivo poteva vantare ben 5 fotocamere e uno schermo 3D.

Al contempo, però, non possedeva accesso al Google Play Store e, quindi, non consentiva di scaricare app basilari ed essenziali per mobile come Gmail o Google Maps.

Un errore strategico che costò tantissimo ad Amazon, che perse oltre 170 milioni di dollari e ritirò il progetto nel 2015, dopo appena un anno dall’uscita.

Nokia N-Gage

Nokia rappresenta un pioniere per quanto concerne la telefonia mobile ma nel corso degli anni ha perso moltissimo terreno e non è stata mai in grado di aggiornarsi a dovere.

Nel 2003 provò un esperimento molto particolare, ovvero N-Gage, un cellulare che combinava le funzionalità di un telefono con quelle di un console portatile di videogiochi.

Nokia però pagò a caro prezzo il design poco ergonomico e la scarsa qualità dei giochi proposti e il progetto non decollò mai.

Palm Pre

Nel 2009 venne lanciato sul mercato il Palm Pre, un cellulare che possedeva un sistema operato molto abile nell’introdurre funzionalità all’epoca innovative come il multitasking basato su schede.

Purtroppo però non possedeva uno store robusto a livello di app e manifestò vari problemi di qualità costruttiva, oltre che malfunzionamenti di vario genere.

Nokia Lumia

Un altro flop clamoroso di Nokia. Nel 2011 vennero rilasciati questi cellulari con sistema operativo Windows Phone, i quali puntavano a offrire un’esperienza integrata con i dispositivi Microsoft come Xbox e anche con i PC Windows.

Sfortunatamente la scarsa velocità di reazione del cellulare a livello di sistema operativo e la pochissima disponibilità di app – anche molto note – sul Microsoft Store portarono al fallimento commerciale della serie Lumia e rappresentarono l’ennesimo colpo devastante per Nokia.

BlackBerry Storm

Lanciato sul mercato nel 2008, questo telefono rappresentava il tentativo di BlackBerry di competere con l’iPhone.

Inutile dire che fu un tentativo fallito, anche perché il dispositivo soffriva di gravissimi problemi di accuratezza del touch, oltre che di svariati bug a livello hardware e software.

Il fallimento commerciale di questo telefono, di fatto, segnò l’inizio del concreto declino dell’azienda.

Google Project Ara

Google lanciò questo smartphone nel 2013: l’azienda voleva dare al pubblico un telefono modulare e personalizzabile.

Nella teoria, gli utenti potevano sostituire componenti varie dello smartphone, come fotocamere o batterie, completamente a piacimento.

Nonostante un cauto entusiasmo iniziale, il progetto fu poi abbandonato 3 anni dopo a causa di problemi tecnologici e di mancanza di interesse da parte dei consumatori, i quali avevano ovviamente dato maggiore attenzione a dispositivi più semplici e affidabili.