L’evoluzione del mobile gaming e il ruolo del poker

Possiamo non essere dei gamer professionisti e, verosimilmente, non appassionarci alle lunghe serate trascorse a sfidare gli amici alla Playstation, ma alzi la mano chi non ha mai ingannato il tempo con un gioco digitale scaricato sul cellulare!

Se di mani alzate, almeno in senso virtuale, ce ne sono poche è perché il mobile gaming non solo è un fenomeno molto diffuso, ma è anche estremamente trasversale.

L’evoluzione del mobile gaming e il ruolo del poker

Non bisogna certo essere degli esperti per apprezzare quel piccolo momento di svago a portata di touch screen in grado di riempire un momento di pausa o di accompagnarci durante una fila alla posta.

Se tutto questo oggi è possibile, e lo è a un livello sempre più performante, è perché l’industria del mobile gaming si è sviluppata in modo sorprendente e spesso seguendo in parallelo il segmento dei videogame tradizionali, quelli che si appoggiano a console o piattaforme cloud.

Se consideriamo che tutto questo è l’evoluzione di un fenomeno che da Pac-man, Atari e Super Mario ha portato alle spettacolari release per smartphone di Call of Duty o NBA 2K, è evidente quanto il percorso che l’industria del gaming ha seguito dalle origini fino ad oggi sia affascinante in ogni sua fase: noi lo osserviamo da vicino attraverso gli step più importanti.

Un pò di numeri

Per il settore del mobile gaming gli ultimi due anni hanno rappresentato un momento di grande espansione, con un volume d’affari che tra il 2020 e il 2021 ha toccato quota 116 miliardi di dollari e un trend di crescita a doppia cifra: parliamo del +15% nel giro di un anno.

Una tendenza che ha investito positivamente anche l’Italia: a fine 2020 l’industria dei giochi per piattaforme mobili valeva 1,7 miliardi di dollari, un valore cresciuto del 10,6% rispetto all’anno precedente.

Aumenta di pari passo anche il numero dei mobile gamer italiani: sono il 24% del totale dei giocatori.

Questi dati hanno spinto ulteriormente gli investimenti nel settore smartphone e dintorni: sempre più operatori del gaming, infatti, hanno scelto di portare i propri titoli di maggior successo sui device mobili, sviluppando delle versioni ad hoc.

Forte di questa nuova funzionalità, il telefono cellulare viaggia spedito verso una nuova dimensione: quella del gioco digitale.

In principio era Snake

Aveva una grafica semplice e si snodava allungandosi sullo schermo fino a che, accidentalmente, non incappava nella sua stessa coda: parliamo di Sanke, lo storico gioco del serpentone che popolava i monitor del Nokia 3310.

Erano i primi anni 2000 e quel gioco minimale, eppure accattivante, era un vero e proprio fenomeno di costume.

Tutti lo ricordano come l’antesignano del mobile gaming e, se si esclude il Tetris che nel 1993 accompagnava l’uscita del Siemens S1, è proprio così: è da Snake in poi, infatti, che tutto cambia. Con il 2001 la piattaforma Java J2ME, sviluppata da Sun Microsystem, diventa universale e approda su tutti i modelli di telefoni cellulari.

E’ l’inizio di una nuova era che vede nascere le prime java version di giochi molto popolari come Puzzle Bobble e Bejeweled.

E’ il momento d’oro delle case sviluppatrici di software, che si affacciano al nuovo millennio con titoli destinati a fare la storia dell’intrattenimento digitale: ricordate Prince of Persia di Gameloft?

Era il 2003, l’avventura dei videogiochi per cellulare era appena iniziata e sui telefoni Nokia , grazie alla piattaforma nGage, giravano le prime embrionali versioni di titoli di successo come Tomb Raider o Rayman.

Vent’anni di progressi

Le radici del mobile gaming contemporaneo, dunque, affondano nei primi anni 2000, quando si affacciavano sulla scena globale i primi software destinati a cambiare la storia dell’intrattenimento digitale.

Tappa imprescindibile di questo percorso è l’uscita del primo iPhone: è questo il momento in cui tutte le funzionalità, che nei primi cellulari erano abbozzate ed embrionali, esplodono in una girandola di possibilità che ancora oggi ci sorprende e che, naturalmente, comprende il segmento del gioco.

Nascono così puzzle game di culto come Candy Crush o Ruzzle, le immancabili saghe come Angry Birds, o Fruit Ninja.

La grafica si fa sempre più sofisticata e approda a soluzioni in 3D in grado di offrire esperienze di gioco sempre più realistiche e immersive: vedono la luce i primi titoli concepiti per gli schermi touch – è il caso di Clash of Clans o Infinity Blade – e si affermano i casinò per smartphone e tablet

Questi ultimi, trainati dalla grande popolarità del poker digitale, diventano un segmento estremamente importante dell’universo del mobile gaming.

Il futuro del mobile gaming

A giudicare dai rapidi cambiamenti a cui il settore dei videogiochi per device mobili è andato incontro negli ultimi vent’anni, il futuro sembra essere già praticamente dietro l’angolo: lo dimostrano i nuovi smartphone sviluppati espressamente per il gaming, un segmento sempre più strategico per gli investimenti dei colossi della tecnologia.

Tra le nuove tendenze c’è anche un rinnovato interesse per i puzzle game: presente da sempre nella top ten delle applicazioni più scaricate, questa particolare categoria di giochi vive oggi una nuova primavera, anche in funzione delle più recenti innovazioni che hanno introdotto nuove componenti strategiche e meta-strati.

Ma il revival dei puzzle game non è l’unica tendenza nel mondo del gioco digitale e gli esperti guardano con crescente interesse al crypto gaming: si tratta di giochi “play to eran” che, sfruttando la tecnologia blockchain, permettono ai giocatori di monetizzare risultati e traguardi raggiunti.

Nell’universo del mobile gaming, dunque, il futuro è già presente!