Fra le diverse soluzioni per raffreddare una CPU, i dissipatori a liquido AIO sono una delle più interessanti.
Rispetto alle altre tipologie di dissipatore, infatti, offrono prestazioni migliori e un design più elegante che permette una maggiore personalizzazione.
Avere un dissipatore a liquido rappresenta un passo avanti, soprattutto se stai pensando di assemblare una configurazione da gaming o di alzare le frequenze del processore.
Per aiutarti a fare la scelta giusta, in questa guida vedremo come funziona un dissipatore a liquido AIO.
Dissipatore a liquido AIO: cos’è e com’è fatto
Nei dissipatori a liquido la sigla AIO sta per All-In-One. Queste soluzioni per il raffreddamento della CPU sono dei veri e propri kit con tutto l’occorrente per installare il dissipatore sul processore in modo semplice e veloce.
Le componenti che troverai in un dissipatore a liquido AIO sono:
- il waterblock, che sta a diretto contatto con la CPU e in cui è contenuta l’acqua;
- la pompa idraulica integrata nel waterblock, con il compito di spostare il liquido di raffreddamento;
- i tubi di collegamento fra il monoblocco che poggia sul processore e il radiatore;
- il radiatore, ovvero la componente che ha il compito di allontanare il calore trasportato dai tubi.
In particolare, quest’ultimo integra anche delle ventole da 120 mm che contribuiscono a spostare l’aria calda. Esistono versioni con una sola ventola, con due ventole o con tre ventole, che si adattano alle varie necessità della tua configurazione. 🙂
Queste caratteristiche rendono i dissipatori a liquido AIO veri e propri impianti a liquido racchiusi in un unico kit. Non solo permettono un raffreddamento avanzato della CPU, ma sono anche più semplici da montare.
Come funziona un dissipatore a liquido AIO
Il funzionamento di un dissipatore a liquido AIO interessa tutte le sue componenti, com’è prevedibile, ma non soltanto quelle. Molta importanza ha anche il case del PC e lo spazio a disposizione.
Quando il PC è acceso, la CPU produce calore: è qui che entra in gioco il dissipatore all-in-one, che riesce a evitare l’eccessivo aumento delle temperature.
Nello specifico, il calore sviluppato dal processore passa dal blocco metallico della CPU al blocco metallico del dissipatore a liquido, cioè il waterblock. 🙂
All’interno, come dice la parola stessa, è contenuto il liquido di raffreddamento, che si riscalda a causa del contatto con il blocco in rame.
A questo punto, la pompa idraulica sposta l’acqua attraverso i tubi e fino al radiatore, dove attraversa tante piccole lamelle metalliche a cui dovrà cedere il calore accumulato. Qui avvengono due cose:
- da una parte, le ventole montate sul radiatore allontanano l’aria calda dal case del computer;
- dall’altra parte, il liquido ormai raffreddato ritorna al waterblock per ricominciare il giro.
Da questo punto di vista, un dissipatore a liquido AIO rappresenta un closed loop, cioè un ricircolo d’acqua chiuso e autosufficiente. 😉
Conclusioni
Come hai visto, capire come funziona un dissipatore a liquido AIO non è difficile. Questa soluzione di raffreddamento permette di ottenere ottime performance e abbassare le temperature della CPU con semplicità.
Se ne stai cercando uno, qui trovi la lista dei migliori dissipatori a liquido all-in-one consigliati dal portale Roba da Informatici!